Per soluzione “ibrida” s’intende un investimento in versamento unico che coniuga la sicurezza della Gestione Separata alle opportunità di rendimento degli OICR (Fondi, Sicav, ETF).
E’ facoltà del contraente-investitore scegliere e/o modificare nel corso dell’investimento il peso percentuale da assegnare ai 2 comparti (Gestione Separata e OICR), scegliendo così se vuole far prevalere la componente di sicurezza (Gestione Separata), la componente di rendimento (OICR) o bilanciarle entrambe.
Sulle soluzioni ibride più avanzate sono presenti meccanismi automatici (quando il valore dell’investimento supera una certa soglia, solitamente il +10%) di riallocazione delle componenti OICR in Gestione Separata, permettendo così, nel medio periodo, che i rendimenti giunti dai mercati siano protetti e consolidati nella Gestione Separata.
Il Broker seguendo costantemente il valore dei fondi, permette al cliente di effettuare la riallocazione anche manualmente quando i mercati hanno conseguito rendimenti nel breve periodo rispetto alla quota d’acquisto.
Questo intervento massimizza rendimento e protezione delle soluzioni ibride.
QUANDO INVESTIRE in SOLUZIONE IBRIDA
Chi possiede già un ibrido (unit linked) molto spesso lo ha acquistato senza la consulenza specifica sul valore (prezzi d’acquisto) dei fondi presenti nell’investimento; questo errore, molto comune perchè il soggetto collocatore non ha fatto consulenza ma vendita, si basa sulla cognizione, assai errata, che la gestione essendo “attiva” possa colmare le lacune di un alto prezzo d’acquisto.
Non è così: il Broker, specializzato in soluzioni di questo tipo, deve opportunamente guidare il cliente nella scelta del momento opportuno di acquisto.
Così facendo, con un prezzo d’acquisto ben posizionato, la soluzione ibrida massimizza le sue opportunità di rendimento.
PROPENSIONE al RISCHIO e Key Information Document
La propensione al rischio dell’investitore in soluzione ibrida è medio-bassa/media.
Il KID (Key Information Document) di tali prodotti indica spesso valori 2 o 3 su 7 nella scala di rischio da 1(il più basso) a 7(il più elevato).